«Le monete locali danno respiro alle piccole imprese» è il titolo di “Visto” dedicato ai Circuiti di Credito Commerciale oggi diffusi in molte regioni d’Italia. Nel numero di questa settimana, già disponibile in edicola, il popolare settimanale riserva al tema tre pagine, firmate da Francesca Serva, mettendo in evidenza soprattutto la diffusione del modello in ben 12 regioni italiane con una cartina che richiama ciascuno dei network locali: da Sardex – il primo nato in Sardegna nel 2009 per iniziativa di Franco Contu, Gabriele e Giuseppe Littera, Carlo Mancosu e Piero Sanna – sino all’ultimo arrivato, il Valdex in Valle d’Aosta.
«A completare la lista – prosegue l’articolo – ci sono anche il Piemex in Piemonte, il Circuitolinx in Lombardia, il Venetex in Veneto, il Liberex in Emilia-Romagna, il Marchex nelle Marche, l’Umbrex in Umbria, il Tibex nel Lazio, il Felix in Campania, l’Abrex in Abruzzo e il Samex in Molise e Sannio».
Cenni poi sia alle modalità di funzionamento generali dei Circuiti, sia ai tanti vantaggi: economici e relazionali in particolare, testimoniati dai numeri; sono oltre 9 mila le imprese e i professionisti iscritti ai vari network locali. Dal 2013 a oggi i Circuiti hanno transato complessivamente oltre 200 milioni di euro equivalenti (1 credito=1 euro).
Effetti positivi ribaditi da Francesco Yoccoz, amministratore delegato di Valdex: «Le monete locali sono anche un modo per riallacciare le relazioni tra imprenditori che appartengono allo stesso territorio, e quindi un modo per fare rete e salvare le economie locali».
Strumento prezioso di cui possono usufruire pure i dipendenti delle aziende iscritte e che, presto, come si sottolinea in chiusura del reportage, sarà esteso ai consumatori. Per riconnettere il tessuto produttivo locale e dare alle imprese ulteriori opportunità di sviluppo e di guadagno.
Un nuovo modo di ripensare l’economia locale: interconnessa e collaborativa, sostenuta dalla forza del gruppo e dalla fiducia reciproca.