Sardex va alla conquista dell’Europa. La startup sarda, ideatrice nel 2009 di un circuito monetario complementare, parteciperà allo sviluppo di nuovi sistemi digitali di pagamento da mettere al servizio delle pubbliche amministrazioni. Un programma sperimentale, il Digipay4growth, inserito dall’Ue tra quelli strategici, al quale Sardex prenderà parte per i prossimi tre anni in collaborazione con la Regione Sardegna ed in parallelo ad altri due progetti varati in Inghilterra e Spagna. L’AD Roberto Spano non nasconde la soddisfazione per l’accordo raggiunto:
“Si tratta di un’opportunità importante, raramente ad un azienda sarda viene data la possibilità di fare da capofila nella sperimentazione di strategie finanziarie. Saremo i pionieri di un nuovo modo di fare economia, capace di incentivare l’occupazione ed agevolare il credito”.
Questo innovativo sistema di pagamenti digitali consentirà alle istituzioni di ottimizzare la spesa, alle imprese locali di godere di maggiore credito ed ai consumatori di ricevere bonus se sosterranno le imprese locali. L’intesa con le istituzioni regionali è stata sancita a Gennaio della precedente Giunta e ratificata in agosto da quella presieduta da Francesco Pigliaru.
Giuseppe Littera, uno dei quattro giovani fondatori che da 5 anni credono nella moneta virtuale sarda, sottolinea l’entusiasmo con cui sia la vecchia che la nuova amministrazione hanno accolto la collaborazione:
“Non abbiamo ancora pianificato nei dettagli le misure da portare avanti insieme, ma la scelta di continuità tra le due legislature conferma le potenzialità del nostro lavoro”.
Ma a convincere Regione e Ue hanno contribuito anche i numeri in crescita dell’universo Sardex: dal 2009 le 2500 aziende aderenti hanno scambiato tra loro beni e servizi pari a 36 milioni di euro.
Il fatturato di 1,2 milioni di euro registrato nel 2013 (e le prospettive di incrementarlo nel 2014 fino a 1,5 milioni) conferma il successo di un’idea nata sulla fiducia in un mondo economico alternativo.
“Il sistema monetario complementare ha dimostrato di funzionare nel mondo dell’imprenditoria, ora cercheremo di trasferirne i benefici anche in quello delle pubbliche amministrazioni. Lo sviluppo di un circuito di pagamenti digitali le renderebbero più veloci, snelle e faciliterebbe in alcuni casi l’accesso degli utenti al credito”.
Ma Spano guarda oltre: “Siamo all’inizio di un percorso che potrebbe portare enormi benefici alla Sardegna”.