«Alla Via Emilia piace il Liberex»: il titolo di Corriere Imprese non lascia spazio a interpretazioni e riassume così i numeri recentemente raggiunti dal Circuito di Credito Commerciale dell’Emilia Romagna. L’articolo, a firma di Beppe Facchini, mette in luce il traguardo dei tre milioni di crediti Liberex transati, superato a inizio settembre.
«Un’esperienza che in Emilia-Romagna sta funzionando decisamente bene» ha commentato Gianluca Dettori, socio di Sardex S.p.A. e Presidente di Primomiglio SGR, che proprio nei giorni scorsi è stato ospite di Liberex per illustrare storia e funzionamento dell’ecosistema Sardex durante il workshop dedicato alle monete complementari a FaRete, il meeting annuale organizzato da Confindustria Emilia.
Già in precedenza il Corriere Imprese aveva dedicato spazio al Circuito Liberex, sottolineando – con le parole del Prof. Luca Fantacci – come questo fosse uno strumento virtuoso e non speculativo a supporto dell’economia del territorio. E sulla stessa lunghezza è anche Gianluca Dettori «Lo scopo di Liberex e dei Circuiti di Credito Commerciale – commenta Dettori – non è quello di rimpiazzare l’euro, ma di aiutare l’economia locale e favorire il credito».
Il network dei Circuiti di Credito Commerciale cresce e con le aziende iscritte si espande anche il transato: «In tutta Italia sono circa 8.000 le imprese aderenti – prosegue Dettori – e per questo credo proprio che entro la fine del 2017 riusciremo a superare i 100 milioni di crediti transati».
«Nei primi due anni in Emilia Romagna – prosegue l’articolo – il Liberex è riuscito a spopolare soprattutto nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Forlì Cesena, trovando ampio spazio principalmente nei settori imballaggi, automotive, comunicazione, cartoleria e servizi di consulenza. L’idea di base, però, è che possa diventare sempre di più un metodo alternativo anche per pagare una cena al ristorante, acquistare un pacchetto vacanze o semplicemente fare la spesa».