Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa “lettera aperta” scritta per i soci, i collaboratori, le imprese aderenti e in generale a tutti coloro che fanno parte del mondo Sardex.
Settembre è il mese dei nuovi inizi, dei ritorni a scuola e al lavoro. Nuovi consulenti fanno parte della squadra di Sardex e dei Circuiti di tutta Italia. A loro e a tutti i nostri colleghi dedichiamo questa lettera di benvenuto e augurio per un anno pieno di entusiasmo e di successi.
Vi ricordate il primo giorno di scuola? Per me è stato un po’ come la prima volta che abbiamo pensato Sardex: non sapevamo dove ci avrebbe portato l’idea, ma dentro di noi volevamo un cambiamento. Per noi e per tutti. Sognavamo un mondo migliore, un’isola più solidale, più prospera. Volevamo aiutare le aziende in difficoltà e questo voleva dire pensare un modo per mandare avanti l’attività dei nostri parenti, amici, vicini di casa. Quando sei anni dopo, Alessandro Giglioli ha titolato un articolo de l’Espresso Il senso di Sardex e il nuovo patto sociale, ho avuto la conferma che non ci stiamo discostando dalle ambizioni delle origini, e che le nostre volontà sono state capite anche fuori. Perché la London School of Economics, la Yale University ci stanno studiando? Perché 10 Circuiti di Credito Commerciale gemelli sono sorti in questi anni?
Facilitare la trasformazione delle relazioni umane in economiche, ma anche le relazione economiche in relazioni umane, è la nostra mission. Il motivo che ci fa alzare tutti i giorni e incontrare migliaia di professionisti e imprenditori in tutta Italia. Lo sanno bene i nostri consulenti, che noi chiamiamo Costruttori di Comunità perché sono i primi a incontrare le persone che vogliono conoscerci e sapere cos’è e come funziona Sardex, Linx, Piemex, Liberex, Tibex, Venetex, Marchex, Umbrex, Abrex, Felix, Samex.
Sono vostre, le prime strette di mano che poi si trasformeranno in transazioni. Le quasi ottomila aziende quest’anno transeranno circa 100 milioni di crediti. Saranno tante, tantissime strette di mano. Abbiamo creato nuova economia, fatturato aggiuntivo per le aziende, credito reciproco che ha aiutato le imprese a liberare liquidità in euro, abbiamo dimostrato che c’è più potenziale (anche di felicità) nella circolazione che non nell’accumulo del denaro, perché il mercato è comunicazione e relazione.
E abbiamo capito che l’interesse del singolo deve corrispondere a quello della comunità, che pensare soluzioni innovative per mettere in campo nuovi paradigmi che si basano sulla condivisione e sulla fiducia è possibile.
Le persone che si iscrivono ai Circuiti hanno una visione positiva del futuro, hanno ancora voglia di scommettere su se stesse, di investire, di stare sul mercato in termini etici. Perché ciò che conta è quello che sai fare. Ciò che sostiene il mondo sono le relazioni umane, che sono più forti dentro una rete di imprese, perché le imprese sono fatte di persone e non di partite iva.
Oggi circa 250 persone lavorano e collaborano nei Circuiti di Credito Commerciale. Se per l’anno prossimo non ci conosceremo tutti, avremo mancato una delle nostre ambizioni, che è quella che rende così speciale il nostro lavoro: il rapporto tra di noi.
Franco Contu,
Co-fondatore e Responsabile Sviluppo Circuiti